La Biblioteca Itinerante Hospice "Gianni Papetta", con sede a Esanatoglia, si è costituita il 12 gennaio 2012 con l'obiettivo principale di promuovere la discussione e la riflessione sulla vita in tutte le sue stagioni, soprattutto sulla vecchiaia e sul fine vita.
“L’Italia è stato il primo paese nella storia dell’umanità (questo è successo nel 1987 circa) in cui il numero degli ultra sessantenni sorpassa il numero dei giovani con meno di vent’anni.”
“L’Italia oggi è il paese più vecchio al mondo, secondo le statistiche dell’ONU. Un quarto della popolazione ha più di sessant’anni, mentre solo il quindici per cento ha meno di quindici anni.”
“L’Italia, in particolare la Regione Marche, ha raggiunto un’età media tra le più alte al mondo. L’aspettativa di vita è di settantasette anni per gli uomini e di ottantadue per le donne.”
“Questo è il risultato di alcune vittorie importanti della civiltà. La più importante è quella contro la morte precoce – la mortalità infantile, per esempio, è passata dal cinquanta per mille al quattro per mille nel giro di pochi decenni; e anche la mortalità adulta per causa naturale si è drasticamente ridotta.”
“Il successo straordinario rappresentato da queste conquiste diventa però un problema, data la rapidità con cui questa trasformazione demografica è avvenuta. La società odierna non ha avuto il tempo di metabolizzare questa trasformazione, di adeguare se stessa e la sua economia a questa nuova realtà.
”Gli studiosi dell’invecchiamento sono concordi nel sottolineare l’importanza dell’aspetto culturale per la trasformazione in positivo del ruolo dell’anziano nella società.
Il Volto e la Voce del Tempo – Un Ponte tra Generazioni è un progetto di educazione alla Grande Età e alla terminalità della vita e sintetizza in un solo progetto due tipi diversi di intervento: la fotografia terapeutica e l’animazione di comunità.
In questo progetto l'anziano viene considerato come protagonista e narratore del suo percorso biografico, attraverso parole e immagini.
Raccogliendo foto vecchie e recenti, osservando le reazioni delle persone alle immagini e ascoltando i racconti che esse nascondono, si percepisce quanto la fotografia possa aiutare ad approfondire questo aspetto della vita.
L’empatia e la condivisione dei sentimenti che la fotografia può creare con i ragazzi e gli anziani – persone apparentemente inadeguate al “mondo razionale e produttivo” degli adulti – ci permette di crescere dal punto di vista affettivo e in fondo ci fa diventare più “umani”.
La civiltà occidentale moderna, che è essenzialmente materialista, è riuscita ad aggiungere anni alla vita delle persone; adesso spetta alla società post-moderna, post-industriale, post-materialista la sfida di aggiungere vita agli anni degli esseri umani.
Obiettivi generali del progetto:
1. Creare, attraverso la fotografia, un ponte generazionale per promuovere il dialogo tra i giovani, gli anziani e le persone che affrontano la fase terminale della loro vita, coinvolgendo animatori, educatori e insegnanti che desiderano riscoprire e valorizzare le proprie esperienze personali con gli anziani e comunicare ai ragazzi un atteggiamento positivo sulla condizione dell’anzianità, come fase essenziale dell’esistenza umana.
2. il progetto Il Volto e la Voce del Tempo intende stimolare le persone di diverse generazioni a riflettere sul tempo, che “fugge irrimediabilmente”, sulla vecchiaia o Grande Età, sui rapporti tra generazioni, ponendosi delle domande, cercando delle risposte e creando delle iniziative che possono contribuire a far sì che la società sia all’altezza delle sfide che il progresso materiale stesso le ha lanciato.